Come ottenere finanziamenti per aprire un Bed and Breakfast

Sono tantissime le persone che possiedono case in campagna o presso uno dei tanti borghi che costellano la nostra bella Italia. Spesso vuote e abbandonate ad un triste destino, con opportune modifiche possono trasformarsi in accoglienti strutture ricettive e contribuire a dare una spinta importante al turismo locale. Chiaramente, per realizzare le necessarie modifiche, nella maggior parte dei casi è necessario ottenere un finanziamento, in modo da poter avviare il proprio B&B senza che questo pesi eccessivamente sulle proprie finanze personali. Ma come si fa a chiedere un prestito e, soprattutto, quali canali scegliere? Scopriamolo insieme!

Le principali differenze tra bed and breakfast, casa vacanze e affittacamere

Innanzitutto, è opportuno evidenziare le principali differenze che intercorrono tra le diverse tipologie di strutture turistiche: Bed & Breakfast, Casa Vacanze e Affittacamere. Il primo viene inquadrato dalla legge come una integrazione del reddito familiare: in base alle norme attualmente in vigore, è possibile mettere a disposizione degli ospiti un massimo di 12 posti letto. Il numero in questione, tuttavia, è legato alle disposizioni regionali in materia di turismo. Inoltre, per i Bed and Breakfast non esiste alcun obbligo di partita Iva (chiaramente, questo dettaglio è legato ai flussi di denaro in entrata). Lo stesso discorso è valido per le Case Vacanza, anch’esse intese come fonte di integrazione al reddito familiare e quindi non soggette agli obblighi relativi alle partite Iva. Al contrario, l’apertura di una partita Iva è richiesta per i cosiddetti affittacamere, ai quali è concessa la possibilità di realizzare un maggior numero di stanze rispetto ai B&B.

Come richiedere un finanziamento per aprire un Bed and Breakfast?

Ottenere un finanziamento per realizzare un B&B o una Casa Vacanze non è semplice poiché, come specificato poc’anzi, non si tratta di attività di impresa. Di conseguenza, la disponibilità di fondi pubblici è abbastanza limitata. Ciò è valido soprattutto per coloro che rinunciano all’apertura di una partita Iva e/o alla costituzione di una società. Chi, invece, fosse interessato a realizzare una vera e propria attività turistica con regolare partita Iva, è tenuto a procedere alla richiesta di una valutazione di convenienza e realizzare un apposito business plan. Nel recente passato, lo Stato italiano ha concesso finanziamenti pubblici molto interessanti, attraverso cui era possibile accedere ad un massimo di 30.000 euro (persona fisica) o ad un massimo di 130.000 euro (persona giuridica), di cui la metà a fondo perduto e il restante 50% da restituire a tasso agevolato.

La situazione attuale

Oggigiorno, accedere ai fondi pubblici per il settore turistico è molto più complicato, considerato anche il momento poco felice che stanno attraversando le casse dello Stato. Da alcuni anni, buona parte dei finanziamenti a fondo perduto non viene più erogata, fatta eccezione per la concessione dei finanziamenti a tasso zero con restituzione entro un massimo di 6-8 anni. Per informazioni più dettagliate è possibile accedere al sito del Ministero dello Sviluppo Economico. Per fortuna, esistono ulteriori opportunità di finanziamento per chiunque voglia aprire un bed and breakfast; è possibile individuarle tra gli avvisi relativi alle iniziative di imprenditorialità su base regionale o provinciale. Per consultarle è possibile accedere ai siti Web ufficiali della Camera di Commercio del proprio territorio, degli Enti locali preposti al turismo, della Regione e di altre istituzioni. Esiste poi un bando noto come Resto al Sud. Il progetto in questione è gestito da Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, ed il suo obiettivo è sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali in diverse aree del Centro e del Sud Italia, tra cui Calabria, Campania, Abruzzo, Basilicata, Puglia, Molise, Sicilia e Sardegna. Dal 9 dicembre del 2019, l’opportunità di richiedere un’agevolazione è stata allargata anche ai liberi professionisti e agli under 46, grazie all’estensione della legge di Bilancio 2020. Sono ammessi ai finanziamenti:

  • i residenti nelle regioni elencate poc’anzi
  • chi non ha alcun rapporto di lavoro a tempo indeterminato e non è titolare di nessuna attività d’impresa
  • le ditte individuali e le società cooperative costituite prima del 21 giugno 2017
  • i liberi professionisti non titolari di partita IVA durante i 12 mesi precedenti la presentazione della richiesta
  • chi sceglie di trasferire la propria residenza nelle regioni sopra elencate

L’iniziativa prevede un contributo a fondo perduto, pari al 35% dell’investimento complessivo, ed un finanziamento a tasso zero, garantito dal “Fondo di garanzia per le Piccole e medie imprese”. Resto al Sud è disponibile a supportare l’avvio di attività imprenditoriali afferenti parecchi settori diversi; tra questi figura anche quello turistico-ricettivo. In particolare, le spese ammissibili sono le seguenti:

  • tutti i costi burocratici necessari ad avviare una nuova attività
  • acquisto di software informatici
  • acquisto di attrezzature, macchinari e impianti
  • ristrutturazione e/o manutenzione dei beni immobili destinati ad ospitare l’attività

La domanda può essere inoltrata esclusivamente online, accedendo al sito Web ufficiale di Invitalia.

Esiste qualche alternativa ai finanziamenti?

Chi non è in possesso dei necessari requisiti per accedere ai finanziamenti pubblici o concessi dagli enti locali, può valutare l’opportunità di accedere a mutui ipotecari e prestiti bancari. In tal caso, il consiglio è di attingere a prestiti personali per importi limitati, fino ad un massimo di 20.000 euro, spesso disponibili per una durata fino a 120 mesi. In caso di importi più elevati, il consiglio è di accendere un mutuo ipotecario, in quanto il tasso previsto sarà certamente più basso rispetto a quello previsto per i prestiti normali. Inoltre, la durata di un mutuo ipotecario può arrivare ad un massimo di 30 anni (a seconda dell’età del richiedente).